STRUTTURE NATURALI
L’esplorazione del mondo biologico rivela evidenti affinita’ con svariate strutture leggere usate in architettura. Possiamo ricollegare tra loro: radiolari e geodetiche, atomi e strutture tensegrali, la chimica del carbonio e la geometria del tetraedro, i virus e la loro conformazione poliedrica.
Dal Palazzo di Cristallo a oggi l’innovazione tecnologica in architettura può essere vista in termini di trasparenza, leggerezza, compenetrazione di spazi, luminosità, ottimizzazione della forma, smaterializzazione dell’architettura. Joseph Paxton nel 1851 indicò non un edificio, ma un modo di costruire universalmente valido, perché riferito alle leggi naturali. “Un architettura che non è nello spazio ma è lo spazio” (G.C. Argan)
La recente scoperta dei fullereni aggiunge un rinnovato spessore agli studi di Fuller sulla geometria sinergetica. Nel 1985 Richard Smalley e Harold Kroto individuano per primi il C60, un microaggregato di 60 atomi di carbonio, la cui geometria richiama subito alla mente le geodetiche di Fuller, per cui viene scelto il nome di buckminsterfullerene per la nuova molecola. Geometricamente C60 è una molecola sferica con gli atomi di carbonio disposti intorno ai 60 vertici di un icosaedro tronco
(poliedro semiregolare composto da 12 facce pentagonali e 20 facce esagonali). L’icosaedro tronco a sua volta puo’ essere stabilizzato triangolando tutto il poliedro. Si ottiene una struttura geodetica corrispondente alla scomposizione alternata di un icosa 3v.
L’anno precedente, nel 1984, il fisico israeliano Dan Scechtman e i suoi collaboratori Blech, Gratias e Cahn, annunciano al mondo scientifico la scoperta dei quasicristalli. La loro immagine al microscopio rivela per la prima volta l'esistenza della simmetria pentagonale nella lega Al-Mn
Prima del 1984 la cristallografia classica escludeva la simmetria pentagonale poi scoperta nei quasicristalli. Non esistevano in pratica cristalli a forma di icosaedro o dodecaedro. I quasicristalli hanno imposto di rivedere molti paradigmi e formulazioni della cristallografia convenzionale.
Le potenzialità dei quasicristalli estese nel campo dell’arte, dell’architettura e della scultura lasciano intravedere i primi orizzonti di una nuova spazialità pluridimensionale.
Nel pensiero olistico di Fuller la sinergetica (Synergetics) e’ il linguaggio metaforico col quale si possono comunicare le esperienze attraverso concetti geometrici ed e’quindi la ricerca dei principi generalizzati che trovano applicazione nella ‘Scienza del Design’ cioe’ nella grammatica di un linguaggio fatto di immagini piuttosto che di parole. L’enfasi della sinergetica su fenomeni spaziali e visivi favorisce lo sviluppo dell’intuizione e della creativita’.
Per Fuller non esistono solidi e la materia consiste esclusivamente di energia. Il concetto di punto và sostituito con quello di evento energetico, il mondo non è così come appare “ Not trees and roads and butterflies, but a miracolous web of interactive patterns”
Il termine energia e’ usato da Fuller in riferimento al funzionamento delle singole parti di un sistema. Il concetto di sinergia definisce invece il comportamento dell’intero sistema come unita’ trascendente la somma delle singole parti. La sinergia e’ quindi il funzionamento dell’intero sistema non predetto dal comportamento delle singole parti.
domenica 3 maggio 2009
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